Ifigenia in Aulide, Vienna, van Ghelen, 1718

 SCENA XV
 
 ACHILLE, IFIGENIA
 
 ACHILLE
 A me lagrime e preghi? Ove si tratta
 de la tua vita, o cara,
860ha di stimoli d’uopo il cor di Achille?
 Ma non basta salvarti.
 Già corro a punir l’empio e a vendicarti.
 IFIGENIA
 Deh! Ferma...
 ACHILLE
                             Il re spergiuro
 or tradisce amistà, natura e fede.
865Ma di sì grave oltraggio
 l’empio, il crudel mi renderà ragione;
 e cinto ancor da mille spade e mille
 farà tremarlo il vilipeso Achille.
 IFIGENIA
 Fermati, o dio! se m’ami.
870Quel crudel, quell’iniquo,
 a la cui vita minaccioso insulti,
 qualunque e’ sia, mi è padre.
 ACHILLE
 Tuo carnefice dillo e non tuo padre.
 IFIGENIA
 Padre, sì lo dirò, più di me stessa
875e, al par di Achille, a me diletto e caro.
 ACHILLE
 Ingrata! Ei vuol tua morte, io tua salvezza.
 IFIGENIA
 Se fosse in suo poter tormi al mio fato,
 credi ch’egli alzeria ferro omicida?
 Costretto mi condanna e ne è dolente.
 ACHILLE
880Chi può dar legge a lui sovrano e duce?
 IFIGENIA
 Impone la mia morte il cielo o ’l padre?
 ACHILLE
 Punisce e non comanda il ciel le colpe.
 IFIGENIA
 Profondi, imperscrutabili gli arcani
 son degli dei.
 ACHILLE
                            Se non s’intende il nume,
885perché ti uccide il padre?
 IFIGENIA
 Ubbidisce con fede e ne ha più merto.
 ACHILLE
 Ameresti, o crudel, più la tua vita,
 se più amassi lo sposo.
 IFIGENIA
                                            Amo la vita.
 E l’amo anche di più, dacché la veggo
890sì cara a te.
 ACHILLE
                        Dunque al mio amor si lasci
 la libertà di un generoso colpo.
 IFIGENIA
 Senti; se i giorni miei
 tu salvassi così, ti abborrirei.