Ifigenia in Aulide, Vienna, van Ghelen, 1718

 SCENA VIII
 
 AGAMENNONE e ULISSE
 
 ULISSE
 Nei mali irreparabili l’indugio
 anch’esso è mal. Tu generoso or dona
675ciò che devi costretto.
 Tale in grave tempesta
 getta le ricche merci il buon nocchiero;
 e più spedito e lieve
 scorre su l’onde il combattuto legno.
 AGAMENNONE
680Del crudel sacrificio
 pronti i ministri son? L’altare? Il rogo?
 ULISSE
 La vittima sol manca.
 AGAMENNONE
 Verrà tosto, verrà.
 ULISSE
                                    D’atto sì grande
 sta ignaro il campo.
 AGAMENNONE
                                       E stiasi ancora; e tardo
685a Clitennestra, o dio! ne giunga il grido.
 ULISSE
 Vedi che a te ne vien la regal donna.
 Tu con arte procura allontanarla
 dal fianco de la figlia;
 e, se l’arte non giova, usa il comando
690che se l’uom non avesse
 sovra la moglie impero signorile,
 saria troppo infelice e troppo vile.
 
    È debolezza
 temer cotanto
695le grida e ’l pianto
 di molle femmina
 che nel dolore
 ragion non ha.
 
    La tua fermezza
700le faccia core;
 e dal tuo intrepido
 ciglio sereno,
 se non fortezza,
 rispetto almeno
705apprenderà.