Ifigenia in Aulide, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA PRIMA
 
 IFIGENIA ed ELISENA
 
 IFIGENIA
525Difendermi non posso
 da un segreto timor.
 ELISENA
                                        Di che ti turbi?
 IFIGENIA
 Ne la bella Elisena
 temo un trofeo di Achille.
 ELISENA
 Beltà, se pur ne ho in volto,
530non ha chon che allettar, quando è infelice.
 IFIGENIA
 Come fior per rugiada,
 crescon anche per pianto e grazie e vezzi.
 ELISENA
 Ardon oggi per te le sacre tede.
 Per te il talamo e l’ara
535si coronan di rose; e andrai di Achille
 oggi sposa agli amplessi ...
 IFIGENIA
                                                  E pur temo.
 ELISENA
 Che?
 IFIGENIA
             Me lontana, Achille
 è sollecito amante; e me vicina,
 è non curante sposo.
540Parto d’Argo per lui. Per via ogni sguardo
 licenzio ad incontrarlo; e sconsolato
 torna ognun senz’Achille.
 Giungo a le tende; e Achille
 non mi previene. A gara
545mi si affollano intorno
 duci e soldati; e in tutti cerco Achille.
 Che fa? Qual grande impresa or sì l’ingombra?
 Sì pigro è l’amor suo?
 ELISENA
                                           Forse infedele...
 IFIGENIA
 No, da macchia sì vile
550lo assolve la sua gloria; ed io lo sgrido
 di trascurato, sì, non mai d’infido.
 
    Lodo un amante
 che sia costante
 e ’l nome d’infedel
555abbia in orror.
 
    Ma lodo ancora
 che cerchi a chi l’adora
 servir, gradir,
 con pronto cor.
 
560   Sempre in amor
 disgusta il neghittoso;
 e a pena par fedel
 un tepido amator.