Ifigenia in Aulide, Vienna, van Ghelen, 1718

 ARGOMENTO
 
    L’armata greca, la quale si era allestita per andarsene contra Troia sotto il comando di Agamennone, re di Micene, fu da venti contrari trattenuta più mesi nel porto di Aulide. Si ricorse all’oracolo di Diana; e l’indovino Calcante diede in risposta che mai non si navigherebbe a Troia, se prima non si placasse l’ira di Diana con la morte e col sacrificio di Ifigenia, figliuola del re Agamennone. Questo sacrificio è uno de’ più celebri fatti appresso i poeti, i quali però assai diversamente l’han riferito. Alcuni hanno asserito che veramente Ifigenia fosse sacrificata. Così Eschilo, Euripide, Sofocle ed altri. Alcuni sono stati di parere che Diana, mossane a pietà, l’avesse rapita nel punto del sacrificio dalle mani di Calcante e portata in Tauride, facendo che invece di lei rimanesse uccisa una cerva o altro animale. Euripide mostra di essere stato anch’egli di questo sentimento e Ovvidio ne parla nelle sue Metamorfosi. Altri finalmente hanno scritto che una Ifigenia fu veramente sacrificata, non già la figliuola di Agamennone ma una figliuola di Elena, natale in segreto da Teseo, avanti che fosse sposa di Menelao, re di Sparta, al quale non confidò mai questo suo segreto e primo matrimonio con Teseo; e per conseguenza a lui e a tutti tenne occulta la nascita di questa sua Ifigenia, la quale fece allevare sotto altro nome; e io gli do quello di Elisena.
    Questa terza opinione, che è sostenuta da Euforione Calcidense, da Alessandro Pleuronio e da Stesicoro Imereo, riportati da Pausania nel libro II, è stata seguitata da me nell’ordimento del dramma, poiché la prima menava la favola a un fine troppo tragico e la seconda ad uno scioglimento troppo incredibile. Nelle prime maniere l’argomento è stato maneggiato dall’incomparabile Euripide e nella terza dal famoso Racine. Confesso di aver tolto assai dall’uno e dall’altro, ad oggetto di render meno imperfetto che per me fosse possibile il mio componimento, dove gli amori di Achille e di Ifigenia, l’andata di quello a Lesbo, donde ne condusse Elisena prigione, ed altre circostanze della favola non sono senza istorico fondamento.
    La scena è in Aulide.