Alessandro Severo, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IX
 
 ALESSANDRO e poi SALLUSTIA
 
 ALESSANDRO
295Destra rubella al cor, che mai facesti?
 Perché, perché scrivesti?
 SALLUSTIA
 Sol pur ti trovo, o caro. Io questo attesi
 fortunato momento,
 per poterti abbracciar... Ma che! Tu sfuggi
300il casto abbracciamento? E taci? E piangi?
 Forse non m’ami più? Parla. Rispondi.
 ALESSANDRO
 
    Dirò... La madre... Il foglio...
 Dal talamo... Dal soglio...
 Ah, dirti non poss’io
305se non che sei ’l cor mio,
 dolce mia sposa.
 
    (Madre crudel,
 perché volermi tor
 moglie tanto fedel,
310tanto amorosa?)