Alessandro Severo, Venezia, Rossetti, 1717
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Copia
SCENA X
SALLUSTIA
SALLUSTIA
Affetti miei, così non vi trasporti
l’impeto de la gioia
1330
che vi faccia obbliar quello di figlia;
se d’un padre infelice e reo per voi
non s’impetra il perdono,
racquistar che mi giova e sposo e trono?
Ma tutto vincerò, se Giulia ho vinta,
1335
che il sommo è de’ trionfi
in donna grande una grand’ira estinta.
Afflitta rondinella
un mar dovea varcar
tutto in tempesta;
1340
ma la stagion più bella
per me rinverde ancora
e qui mi arresta.
Ristretta al caro nido,
abbraccerò il mio fido;
1345
e sarà dolce alora
potergli rammentar
l’onda funesta.