Alessandro Severo, Venezia, Rossetti, 1717

 SCENA XIV
 
 ALESSANDRO, MARZIANO e CLAUDIO
 
 ALESSANDRO
 Son teco. Ah! Marziano,
860per racquistar la sposa,
 ecco aperta la via. Parli Sallustia
 e placata è la madre e lieto il figlio.
 MARZIANO
 Non parlerà. Sallustia è più che scoglio
 dal mar battuto e più che rupe al vento.
 ALESSANDRO
865Chi sa? Forse il mio amor ne avrà il trionfo.
 MARZIANO
 È nota al genitor l’alma ostinata
 e indegna del tuo amor sarà l’ingrata.
 ALESSANDRO
 
    Sia speme o inganno,
 lieti pensieri,
870voi dite a l’alma
 che non disperi.
 
    Col darvi fede,
 scemo l’affanno
 né sento il danno,
875benché siate menzogneri.