L’Atenaide, Venezia, Pasquali, 1744 (Atenaide)

 SCENA XII
 
 PROBO con guardie, poi TEODOSIO con PULCHERIA
 
 PROBO
1410Qual disastro! D’Eudossa
 tutte invano le stanze
 corsi e cercai. Qui né pur trovo il prence.
 Che mai sarà? Così dell’opra il frutto
 nel più bel fior si perde?
1415Oimè! Vien con Pulcheria
 il mio signor tradito. Oh tema! Oh speme!
 TEODOSIO
 E sarà ver? L’infida
 poté fuggir? (A Pulcheria)
 PULCHERIA.
                           Fuggì col padre. Or ora,
 da una sua serva a me fedel, l’intesi.
 PROBO
1420(Che ascolto mai?)
 TEODOSIO
                                     Cotanto
 ardì nella mia reggia?
 Sulle mie luci? Olà, custodi, Probo,
 richiudasi ogni varco;
 si cerchi Leontino;
1425mi si ritorni Eudossa.
 Dov’è Varane? O dio! Pulcheria, io moro.
 PROBO
 Per l’infedel t’affliggi?
 TEODOSIO
                                           Ah, ch’io l’adoro!
 PROBO
 Cesare...
 TEODOSIO
                   Immantinente
 della figlia e del padre all’empia fuga
1430argine si frapponga.