L’Atenaide, Venezia, Pasquali, 1744 (Atenaide)

 SCENA IX
 
 MARZIANO, poi VARANE e PROBO
 
 MARZIANO
 (Vien gente. Io qui m’ascondo).
 PROBO
 L’ora è opportuna.
 VARANE
                                     Probo,
1345deggio esser dunque un rapitor indegno?
 PROBO
 Chi si ritoglie il suo nulla rapisce.
 VARANE
 Violerò le sacre
 leggi ospitali?
 PROBO
                             Il primo
 a violarle egli è Teodosio. Ad onta
1350de’ patti e giuramenti, ei tiene a forza
 colà chiusa Atenaide, ora tua sposa.
 VARANE
 Ritenermi Atenaide?
 E ritenerla a forza?
 O cesare spergiuro!
1355Son vinti i miei rimorsi,
 vanne. Affretta i momenti,
 prenditi i miei; sono anch’io teco.
 PROBO
                                                                Tutte
 le occulte vie, donde entrar puossi in quelle
 chiuse stanze, ho palesi.
1360A me de’ miei custodi
 bastano l’armi. Intanto
 tu qui rimanti e questo
 varco ben custodisci e qui m’attendi.
 VARANE
 Il riposo e la vita
1365dovrò, amico, al tuo braccio, al tuo consiglio.
 PROBO
 (Una colpa imperfetta è il mio periglio). (Si parte)