LAtenaide, Venezia, Pasquali, 1744 (Atenaide)
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Copia
SCENA IX
TEODOSIO e LEONTINO
TEODOSIO
Convenia non tacerlo.
LEONTINO
Mio fu l’error.
TEODOSIO
Teco n’è rea la figlia.
LEONTINO
M’ubbidì ’l suo silenzio.
TEODOSIO
Si cercò d’ingannarmi.
LEONTINO
820
Anzi di risparmiarti un gran sospetto.
TEODOSIO
Or più crudele esso mi rode il seno.
LEONTINO
Non val consiglio ove dispone il fato.
TEODOSIO
Del vostro fallo è mia la pena.
LEONTINO
Credi
innocente la figlia e sei felice.
TEODOSIO
825
Più avveduto mi rende il primo inganno.
Venga; e quest’alma il testimonio sia.
LEONTINO
Ma sdegno non ti turbi o gelosia.
Se cieco affetto
t’ingombra il petto,
830
ogni consiglio
diventa error.
Ed è periglio
della ragione
il turbamento
835
che affligge il cor.