L’Atenaide, Venezia, Pasquali, 1744 (Atenaide)

 SCENA XIV
 
 PULCHERIA
 
 PULCHERIA
 Purtroppo il so. La tua sciagura, o duce,
550è il tuo amore innocente.
 Pietà ne sento. Oimè! Guardati, o core.
 Sembianze di pietà prende anche amore.
 
    Quanto posso a me fo schermo
 e da piaghe e da ritorte.
 
555   Ma ho timor che contro amor
 sia riparo troppo infermo
 l’esser saggio e l’esser forte.
 
 Il fine dell’atto primo