LAtenaide, Venezia, Pasquali, 1744 (Atenaide)
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Copia
SCENA XIII
TEODOSIO e PULCHERIA
PULCHERIA
Signor, saggio consiglio
non è irritar braccio sì prode. A lui
tutta delle armi nostre
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affidata è la cura.
TEODOSIO
Utile m’è nel campo
ma nella reggia a me fa guerra il duce,
più d’ogni altra spietata.
PULCHERIA
In che t’offende?
TEODOSIO
Del mio favor s’abusa e del suo grado.
PULCHERIA
535
Ma qual error?
TEODOSIO
Pulcheria, in certi rei
dissimular le colpe
convien, per non punirle.
Marzian vada al campo e tosto vada.
PULCHERIA
Dunque sua pena è Il tuo comando?
TEODOSIO
Ei vada;
540
e dal suo core esiga,
o vicino o lontano,
del comando il rispetto e non l’arcano.
Qual la sua colpa sia
forse... Ma dir non voglio,
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già che Pulcheria il sa.
Se fosse ver, saria
in me troppo cordoglio,
in te troppa viltà.