L’Atenaide, Venezia, Pasquali, 1744 (Atenaide)

 SCENA IX
 
 LEONTINO e i suddetti
 
 LEONTINO
 (Che miro, o dei! Quegli è Varane).
 VARANE
                                                                   Ah! Probo,
345è quegli Leontino?
 PROBO
 D’Atene il saggio, è desso.
 VARANE
 O Leontin, molto bramato indarno!
 LEONTINO
 (Più non v’è scampo). Al grande
 successor della Persia...
 VARANE
                                             Eh, lascia questi
350titoli a me funesti.
 Dimmi Varane, amico, figlio o s’altri
 nomi d’amor può suggerirti il labbro.
 LEONTINO
 L’alto tuo grado...
 VARANE
                                   Probo,
 qui grave affar seco mi chiede alquanto.
355Riedi a Teodosio; ei sappia
 che il mio piacer nella sua reggia io spero;
 e fa’ ch’egli vi dia l’augusto assenso.
 PROBO
 Nel mio zelo confida.
 (Piangi, amor mio, ma il mio rival non rida).