L’Atenaide, Venezia, Pasquali, 1744 (Atenaide)

 SCENA V
 
 PROBO e MARZIANO
 
 PROBO
 Marziano, tu solo
 al nodo di Varane
 rendi avversa Pulcheria.
 MARZIANO
 Sa consigliarsi augusta
225col proprio core.
 PROBO
                                 E tu la rendi ingrata
 al merto altrui.
 MARZIANO
                               Parlan nostre opre; ed ella
 ne vede il prezzo e ne distingue il merto.
 PROBO
 Ma non sa giudicarlo.
 MARZIANO
 Probo, con più rispetto
230parli un suddito labbro. I torti suoi
 sono miei torti.
 PROBO
                               Hai molto
 per lei di zelo.
 MARZIANO
                             Il grado suo mel chiede.
 PROBO
 Più tosto il suo sembiante.
 MARZIANO
 La mia fede...
 PROBO
                            Eh, saresti
235meno fedel, se meno fossi amante.
 MARZIANO
 Probo, queste rispetto
 soglie reali.
 PROBO
                        In ogni loco ha Probo
 con che farsi temer.
 MARZIANO
                                       Piacemi; e altrove
 dal tuo valor ne attenderò le prove.
 
240   Vedrò se pareggi
 l’ardire al valor.
 
    Ma so che sovente
 in lega sen vanno
 un labbro insolente,
245un timido cor.