L’Atenaide, Vienna, Cosmerovio, 1714

 SCENA PRIMA
 
 Salone magnifico, apparecchiato per nozze.
 
 TEODOSIO, VARANE, PROBO
 
 TEODOSIO
 Va’, Probo, e fa’ ch’augusta
 più sollecito il passo a noi rivolga.
 PROBO
560Impaziente è amore.
 TEODOSIO
 E tu, questi perdona (A Varane)
 d’innamorato seno impeti e voti,
 principe amico.
 VARANE
                                Ah! Provo anch’io qual pena
 sia la speme e l’induggio in chi ben ama.
 TEODOSIO
565Trappoco il mio diletto
 qui compirsi vedrai; vedrai la degna
 cagion de l’ardor mio; vedrai del volto
 le amabili sembianze,
 la modestia del guardo,
570l’onesto portamento; e alor dirai
 che, se pari al suo bello è ’l mio piacere,
 non v’è cor più felice
 né più amante del mio.
 VARANE
 (Atenaide mio bene,
575così dirò nel tuo possesso anch’io).
 TEODOSIO
 
    Qui grazie ancelle,
 qui lieti amori
 scuotan facelle,
 spargono fiori.
 
580   Nodo più degno
 mai non s’avvinse
 né amor mai strinse
 più lieti cori.
 
 Ecco appunto che viene. (O cara vista!)