LAtenaide, Vienna, Cosmerovio, 1714
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Copia
SCENA XIII
TEODOSIO e PULCHERIA
PULCHERIA
Signor, saggio consiglio
non è irritar braccio sì prode. A lui
tutta de l’armi nostre
530
affidata è la cura.
TEODOSIO
Utile m’è nel campo
ma ne la reggia a me fa guerra il duce,
più d’ogn’altra spietata.
PULCHERIA
In che ti offende?
TEODOSIO
Del mio favor si abusa e del suo grado.
PULCHERIA
535
Ma qual error?
TEODOSIO
Pulcheria, in certi rei
dissimular le colpe
convien, per non punirle.
Marzian vada al campo e tosto vada.
PULCHERIA
Dunque sua pena è ’l tuo comando?
TEODOSIO
Ei vada;
540
e dal suo core esigga,
o vicino o lontano,
del comando il rispetto e non l’arcano.
Qual la sua colpa sia
forse... Ma dir non voglio,
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già che Pulcheria il sa.
Se fosse ver, saria
in me troppo cordoglio,
in te troppa viltà.