L’Atenaide, Vienna, Cosmerovio, 1714

 SCENA IX
 
 LEONTINO e li sudetti
 
 LEONTINO
 (Che miro, o dei! Quegli è Varane).
 VARANE
                                                                   Ah! Probo,
345quegli è Leontino?
 PROBO
                                     Il saggio
 di Atene è desso.
 VARANE
                                  O tanto invano, o tanto
 sospirato Leontino.
 LEONTINO
 (Più non v’è scampo). Al grande
 successor de la Persia...
 VARANE
                                             Eh! Lascia questi
350titoli a me funesti.
 Dimmi Varane, amico, figlio o s’altri
 nomi di amor può sugerirti il labbro.
 LEONTINO
 L’alto tuo grado...
 VARANE
                                   Probo,
 qui grave affar seco mi chiede alquanto.
355Riedi a Teodosio; ei sappia
 che il mio piacer ne la sua reggia io spero;
 e fa’ ch’egli vi dia l’augusto assenso.
 PROBO
 Nel mio zelo confida.
 (Piangi, amor mio, ma il mio rival non rida). (Parte)