Merope, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA X
 
 TRASIMEDE e i suddetti
 
 TRASIMEDE
 Regina...
 MEROPE
                    La mia morte
1440compisci, o Trasimede. Il cenno... Il figlio...
 Di’. Parla. A che ammutir?
 TRASIMEDE
                                                   Quanto dovea,
 fido eseguii.
 MEROPE
                          Barbara fede! Iniquo
 cenno! Crudel ministro!
 Misera madre!
 ARGIA
                               Che? Tu l’amor mio, (A Trasimede)
1445tu Epitide uccidesti?
 TRASIMEDE
 Di qual furor...
 MEROPE
                              Carnefice del figlio,
 su, svena ancor la madre.
 Un ferro per pietà. Chi mi dà morte?
 POLIFONTE
 Te la darà fra poco,
1450qual la merti, una scure.
 Argia, duce, si lasci
 costei con le sue furie
 e con l’idea de’ suoi misfatti enormi;
 andiamo ad affrettarle il suo gastigo.
 MEROPE
1455Argia, gli ultimi pianti
 teco anch’io verserò sul figlio amato.
 ARGIA
 Me il tiranno tradì, te l’empio fato. (Si parte)
 MEROPE
 Già reo del sangue mio nel figlio ucciso,
 me, Trasimede, ancor passi il tuo brando.
 TRASIMEDE
1460Io reo? La mia gran colpa è tuo comando. (Si parte)
 MEROPE
 Empio, va’ pur. Non sempre
 ti lasceran gli dei
 lieto fissar sulle mie pene il ciglio.
 POLIFONTE
 L’empia sei tu che trucidasti il figlio.