Merope, Venezia, Rossetti, 1711

 SCENA X
 
 TRASIMEDE e li suddetti
 
 TRASIMEDE
1430Regina...
 MEROPE
                    La mia morte
 compisci, o Trasimede. Il cenno... Il figlio...
 Di’. Parla. A che ammutir?
 TRASIMEDE
                                                   Quanto dovea
 fido eseguii.
 MEROPE
                          Barbara fede! Iniquo
 cenno! Crudel ministro!
1435Misera madre!
 ARGIA
                               Che? Tu l’amor mio, (A Trasimede)
 tu Epitide uccidesti?
 TRASIMEDE
 Di qual furor?...
 MEROPE
                                Carnefice del figlio,
 su, svena ancor la madre.
 Un ferro per pietà. Chi mi dà morte?
 POLIFONTE
1440Te la darà fra poco,
 qual la merti, una scure.
 Argia, duce, si lasci
 costei con le sue furie
 e con l’idea de’ suoi misfatti enormi.
1445Andiamo ad affrettarle il suo gastigo.
 MEROPE
 Argia, gli ultimi pianti
 teco anch’io verserò sul figlio amato.
 ARGIA
 Me il tiranno tradì, te l’empio fato. (Parte)
 MEROPE
 Già reo del sangue mio nel figlio ucciso,
1450me, Trasimede, ancor passi il tuo brando.
 TRASIMEDE
 Io reo? La mia gran colpa è tuo comando. (Parte)
 MEROPE
 Empio, va’ pur. Non sempre
 ti lasceran gli dei
 lieto fissar su le mie pene il ciglio.
 POLIFONTE
1455L’empia sei tu che trucidasti il figlio. (Parte)