Merope, Venezia, Rossetti, 1711

 SCENA IV
 
 POLIFONTE, EPITIDE e LICISCO
 
 POLIFONTE
 Di Merope dall’ira
 la tua vittoria e il mio poter ti è scudo.
695Ella matrigna ai vivi,
 madre parer vuole a’ suoi figli estinti.
 EPITIDE
 Se estinti li bramò, perché li piange?
 POLIFONTE
 Tutto è menzogna; o nulla costa o poco
 ad occhio femminil pianto bugiardo.
 LICISCO
700E mal giudichi un cor, se credi al guardo.
 POLIFONTE
 Pace all’ombra real. Giorno sì lieto,
 in cui per tuo valor salva è Messene,
 festeggi i tuoi sponsali.
 EPITIDE
 I miei?
 POLIFONTE
                 Di quanto oprasti alta mercede
705avrai nell’amorosa
 regal vergine illustre,
 scelta da’ numi a te compagna e sposa.
 
    Se vaga sia,
 se sia vezzosa
710la dolce sposa
 che il ciel gli diè,
 tu gli dirai per me, (A Licisco)
 tu lo vedrai. (Ad Epitide)
 
    A quel bel viso ancelle
715stanno le grazie e ’l riso;
 e l’amorose stelle
 scintillano in que’ rai.