Merope, Venezia, Rossetti, 1711

 SCENA XIII
 
 ANASSANDRO
 
 ANASSANDRO
 Non si cerchi, Anassandro, altro consiglio.
 In un pelago siamo, onde n’è forza
 uscirne o naufragar. Fatta è la colpa
530necessità per noi. Nei primi eccessi
 anche gli ultimi a farsi abbiam commessi.
 
    Partite dal mio sen, reliquie estreme
 d’onore e d’innocenza e di pietà.
 
    Non si turba, non geme, non teme
535chi del fallo rimorso non ha.
 
 Fine dell’atto primo