Il Narciso, Ansbach, Kretschmann, [1697]

 SCENA II
 
 ECO e NARCISO
 
 ECO
705O smarrita hai la fiera o ’l colpo errasti
 o a te spuntossi in qualche tronco il dardo,
 bellissimo Narciso?
 Che altra cura più grave
 non può lasciarti orme di doglia in viso.
 NARCISO
710Ahi! Con qual fronte, o ninfa,
 potrò più sostener degli occhi tuoi
 il rimprovero e l’ira? Entro a qual bosco
 nasconderommi al mio rossor? Qual pace
 mi darrano più gli antri
715e queste solitudini tranquille?
 ECO
 Del tuo duol...
 NARCISO
                             Deh se m’ami,
 tu compisci il mio duol, vibra il tuo ferro;
 da man sì cara uscito
 caro mi sarà il colpo.
 ECO
720Che?...
 NARCISO
                In questo cuor venga il tuo stral pungente,
 venga a punir pietoso
 l’antico orgoglio e la viltà presente.
 ECO
 Ad altri colpi il tuo bel sen si serbi;
 né segua la mia destra
725lo stil degli occhi tuoi che piagan l’alme.
 Quella morte tu chiedi
 che a impetrarti io venia col dir che t’amo.
 Sì t’amo, o caro. Ecco il mio error. Castiga
 l’ardir del cuore e quel del labbro insieme.
730Vibra il colpo, che tardi?
 Non lasciar che in ferirmi
 invidi più la destra a’ tuoi be’ sguardi.
 NARCISO
 Eco spietata, al mio dolor tu aggiungi
 la pietà che ho del tuo, pietà ch’è tarda,
735poiché è tardo a scuoprirsi anche il tuo amore.
 Perché allor tu celarlo,
 che mi accoglievi affaticato in seno
 e in dolce uffizio a me tergevi amica
 col bianco velo i caldi umori in viso?
740Forse allor che più crudo avea il cuore
 avrei data al tuo amore
 quella pietà ch’ora ti niego amante.
 ECO
 Come? Amante? E di chi?
 NARCISO
                                                  Ninfa, in me vedi
 un delirio d’amor, mostro il più strano
745che concepir si possa.
 Ne l’amor tuo ti son rival. Mi struggo
 per la beltà che t’arde.
 Fece le nostre piaghe un sol sembiante;
 tu per me solo avvampi;
750sol di me stesso anch’io mi trovo amante.
 ECO
 Eh Narciso, Narciso?
 Com’esser può?
 NARCISO
                                Così non fosse! Amore
 così dovea punir la mia fierezza
 e le vendette sue far col mio volto.
 ECO
755Getta il folle pensiero! Ama a chi puoi
 donar gli amplessi tuoi;
 se il merta la mia fé, mira i miei lumi,
 ivi amor col suo dardo
 ha ’l tuo sembiante impresso.
760E, se amar me non vuoi,
 almeno entro a’ miei lumi ama te stesso.
 NARCISO
 Se non si placa amor, cangiar non posso
 di affetto e compiacerti.
 Addio! M’è forza abbandonar la vista
765di quella fonte, ov’io bevei quel fuoco
 che mi divora e sface.
 Addio, mostro d’amore,
 torno a le selve e tu rimanti in pace.
 
    Vado co’ miei martiri
770a balze indomite,
 a selve inospite,
 vado a insegnar pietà.
 
    Al suon de’ miei sospiri
 il sasso gelido,
775il tronco rigido
 forse sospirerà.