Costantino (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 MASSIMIANO e LEONE
 
 MASSIMIANO
635Fuggi, o Leon. Tradito
 t’ha la viltà de’ congiurati. Fuggi.
 LEONE
 No, signor. Qui si resti. A Massimiano
 ponno giovare ancor le mie catene,
 la mia fuga nol può. Lasciami a fronte
640dell’irato monarca.
 Il suo spavento accrescerò, se parlo;
 il suo furor confonderò, se taccio.
 Mi fingerò sin tuo nimico. Allora
 giurami l’odio tuo. Stimola l’ire;
645e nello stesso inganno
 più fedele ti creda il mio tiranno.
 MASSIMIANO
 Facciasi. Quel poter ch’ho sul regnante
 sarà la tua difesa.
 LEONE
 Ma la fé di Licinio?
 MASSIMIANO
650Ella mi è certa. Io vado a Costantino,
 onde tutto ei mi affidi ’l suo destino.
 
    Con l’inganno e col valore
 il mio core torna al regno.
 
    Son catene della sorte
655braccio forte e scaltro ingegno.