Costantino (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA III
 
 FAUSTA e poi EMILIA
 
 FAUSTA
 Ritornate, o sospiri...
 EMILIA
                                         Eccelsa augusta,
 nel comune terror tu sola e cheta?
 FAUSTA
 Cara Emilia, che fia?
 EMILIA
 E spaventi e tumulti empion la reggia.
 FAUSTA
440Dov’è augusto?
 EMILIA
                               Ei poc’anzi
 con Massimo si chiuse. Indi sdegnoso
 ne uscì. Di molti a un punto
 fu commesso l’arresto e fu eseguito.
 FAUSTA
 Dubbio non v’ha. Misero padre e cieco!
 EMILIA
445Donde il tuo duol? Ciò che per altri è pena,
 per te sia gioia. È salvo
 cesare dall’insidie a lui già note.
 FAUSTA
 Cerca, per quanto mi ami,
 tutto saper, tutto ridirmi. Io debbo
450cercar più che non pensi.
 EMILIA
 La mia vita è per te. Per te, se il brami,
 ingannerò Leon. Ne’ mali miei,
 tu più della mia vita
 e più dell’infedel cara mi sei.
 FAUSTA
455Vien Costantin. (Salvate il padre, o dei!)