Costantino (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VII
 
 FAUSTA, FLAVIA e LICINIO
 
 FAUSTA
225Licinio, (oh fati rei!) di augusto al cenno
 Flavia ubbidisce. In quella man...
 FLAVIA
                                                               Perdona,
 puote a’ sensi del duce, a’ sensi tuoi,
 forse la mia presenza esser tiranna.
 Il mio sesso, il mio grado
230voglion ch’io parta. Ov’egli accetti ’l dono,
 provvedo al mio decoro. Ove il rifiuti,
 io mi sottraggo all’onte.
 Tu libera proponi,
 ei libero risponda;
235e libera quest’alma
 il suo piacere o il suo dolor nasconda.
 
    Resti pur, resti al tuo core
 del suo sdegno o del suo amore
 un’intiera libertà.
 
240   Quando poi risposto avrà
 da cortese o da superbo,
 dolce amore o sdegno acerbo
 anche il mio risponderà.