Costantino (Pariati), Venezia, Rossetti, 1711

 SCENA IV
 
 FAUSTA e LEONE
 
 LEONE
1390Più lieta, o Fausta. Il gran momento è questo
 del tuo goder.
 FAUSTA
                            Va’, traditor, va’ dove
 un sacrilego ardir ti affretta e chiama.
 LEONE
 Eh! Non lagnarti. Or or dal tuo tiranno
 e da’ sospetti suoi libera sei. (Entra nel gabinetto)
 FAUSTA
1395Voi sapete i miei voti, o stelle, o dei.
 
    A me del caro sposo
 salvate, o dei, la vita;
 a lui dell’alma mia
 mostrate, o dei, la fé.
 
1400   Al misero innocente
 porgete, o stelle, aita;
 e senza fellonia
 rendete il padre a me.