Costantino (Pariati), Venezia, Rossetti, 1711

 SCENA PRIMA
 
 MASSIMIANO e LICINIO
 
 LICINIO
 Miglior tempo n’è d’uopo.
 MASSIMIANO
 Non si regge col tempo un cor audace.
 LICINIO
950Sa Costantin le insidie.
 MASSIMIANO
 Non sa le nostre e nostro
 sarà l’onor del colpo e nostro il frutto.
 LICINIO
 Di Leon manca e di tant’altri il braccio.
 MASSIMIANO
 Non manchi a me l’ardir né a te la fede.
 LICINIO
955Almeno al dì venturo...
 MASSIMIANO
 No, fra l’ombre vicine
 vo’ tentar la mia sorte. È assai men fiero
 per me un presto morir che un tardo impero.