Costantino (Pariati), Venezia, Rossetti, 1711

 SCENA IV
 
 FAUSTA
 
 FAUSTA
 Qual dover? Quai consigli? Infausto giorno,
135di qual luce fatale
 per me t’accendi? A quante pene esposto,
 povero cor, tu sei? S’arma a’ tuoi danni
 un padre ambizioso,
 un marito geloso,
140un amante tradito,
 una rival felice.
 Ma tutto s’armi. E Flavia e sposo e padre
 e l’impero e Licinio e fasto e amore,
 tutto mi sia crudel, tutto funesto.
145Che pro? Son moglie. Il mio dovere è questo.
 
    Amor di figlia, taci.
 Pietà di amante, parti.
 Più non ti ascolto, no, più non ti sento.
 
    Dover di moglie, parla.
150Mia fé costante, vieni.
 Tu sei ’l mio piacer, tu il mio contento.