Scipione nelle Spagne, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IX
 
 ELVIRA e CARDENIO
 
 CARDENIO
 Elvira, ogni consiglio,
 che mi detti il dover, divien mia colpa.
 Luceio il piè mi sciolse;
 e s’or per la sua vita
1380si volesse la mia,
 andrei spedito alla mia parca incontro.
 Ma il tuo onor mi si chiede, il tuo, germana,
 che pure è il mio. Non ho coraggio e parmi
 che sia quasi ragion la sconoscenza.
 ELVIRA
1385Eh! Ripiglia altri sensi
 più conformi al tuo ardir. Viva Luceio
 e al tribuno in poter ritorni Elvira.
 CARDENIO
 Tornar non ti spaventa al giogo indegno?
 ELVIRA
 Sarà libera l’alma anche fra ceppi.
 CARDENIO
1390Sai qual sia Marzio? Un vincitore amante.
 ELVIRA
 Sai qual sia Elvira? Un’onestà costante.
 CARDENIO
 Ma come scampo?...
 ELVIRA
                                        A risoluto core
 può la vita mancar, non mai l’onore.