Scipione nelle Spagne, Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA XVII
LUCEIO ed ELVIRA
LUCEIO
Hai più strali, o fortuna? Hai più sciagure?...
ELVIRA
Principe... Non ti turbi
che tu noto a me sia. Di Sofonisba
spesso al fianco ti vidi.
LUCEIO
E il tuo bel volto
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non è straniero alle mie luci, Elvira.
ELVIRA
So qual sei, qual ti fingi
e ne morrei pria che tradir l’arcano.
LUCEIO
Né diffido di te.
ELVIRA
Tu del germano
sciogliesti le catene e ti son grata.
LUCEIO
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Hai nobil cor.
ELVIRA
Ma questo cor, sì questo,
di catena aggravasti
più forte e più pesante.
LUCEIO
Così fa, perché grato.
ELVIRA
E perché amante.