Scipione nelle Spagne, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA IV
 
 ELVIRA e MARZIO
 
 MARZIO
 Aman anche gli eroi. Scipio anche serve
 alle leggi di amore.
 ELVIRA
 Fiamma gentil, che a nobil cor si apprende.
95(Tal per Luceio anche quest’alma avvampa).
 MARZIO
 E sol la bella Elvira
 si sdegnerà che Marzio n’arda e l’ami?
 ELVIRA
 Arda egli pur; ma per Elvira ei formi
 voti di ossequio e saggio
100corregga il volo a’ suoi mal nati affetti.
 MARZIO
 Nacquer da voi, begli occhi,
 gl’incendi miei. Non condannate un’opra
 del poter vostro o la punite in voi.
 ELVIRA
 E in me la punirò. Da Sofonisba
105prenderò esempio e legge. In sì ria sorte
 il men che mi spaventi è la mia morte.
 
    Se il tuo amore è mio delitto,
 nel mio sen lo punirò.
 
    Questo volto ho già in orrore,
110perché piacque al tuo vil core
 né col mio si consigliò.