Scipione nelle Spagne, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 SCIPIONE, MARZIO con seguito di littori, di soldati romani, di schiavi cartaginesi, eccetera
 
 SCIPIONE
 Duci, nel suolo ispano
 vinta è Cartago e di un sol giorno è il frutto
 sì grande acquisto. Appena
 l’altra, del nostro impero emula antica,
5Cartago il crederà. Seco ne trema
 l’Africa, ond’ella è cinta; e il valor nostro,
 già fra quanti ella chiude, è il suo gran mostro.
 MARZIO
 Che alle leggi di Roma
 abbia il mondo a servir scritto è ne’ fati.
10Signor, la tua virtude
 ne affretta il corso. In sì verdi anni oprasti
 tai cose e tante...
 SCIPIONE
                                 Oprolle
 col zelo mio, col braccio vostro, il grande
 genio di Roma. A lui dell’opra il merto,
15a noi l’uso ne resti.
 Marzio, tua cura intanto
 sia la turba cattiva. Avvinti e domi
 vegga Cartago i suoi, Roma li vegga,
 quella in suo disonor, questa in suo fasto.
20Gli altri sien custoditi
 più in ostaggio che in odio. Il lor riscatto
 sarà per voi, forti guerrieri, un nuovo
 premio della fatica e del trionfo.
 MARZIO
 Grande hai la fama ed hai più grande il core.
 SCIPIONE
25(Ma fra le glorie il fe’ suo schiavo amore).