Scipione nelle Spagne, Vienna, van Ghelen, 1722

 SCENA ULTIMA
 
 SCIPIONE, SOFONISBA, ELVIRA, CARDENIO, littori, soldati romani, soldati spagnuoli e i suddetti
 
 SCIPIONE
 Viva, ma viva solo
 a la patria ed a voi,
 a voi, sì, per difesa, a sé per gloria.
 (Ma qui Marzio e Luceio?)
 MARZIO
                                                   Invitto eroe,
1585sol la virtù del valoroso ibero
 diede ai pubblici applausi anima e spirto.
 Dal suo intrepido core egli sospinto
 schernì i miei voti, palesò sé stesso,
 sfidò la morte; e fe’ arrossir noi tutti.
1590Ecco Marzio al tuo piè, quel Marzio audace,
 quel Marzio contumace (S’inginocchia)
 che in luogo di perdon pena ti chiede;
 e pien del suo rimorso
 sa che ha perduto Elvira, onore e fede.
 SCIPIONE
1595Basta a me per vendetta
 il poter vendicarmi.
 Elvira che perdesti è ’l tuo supplicio;
 ed il rimorso tuo vinto ha ’l mio sdegno.
 Sorgi; e del mio perdon renditi degno. (Marzio si leva)
 CARDENIO
1600Libera sei del tuo servaggio indegno. (Ad Elvira)
 SCIPIONE
 Ma, Luceio, qual posso
 rendere a merti tuoi premio bastante?
 Non l’ho che in Sofonisba. Io te la rendo.
 LUCEIO
 Perdona. Sofonisba è già tua sposa.
 SCIPIONE
1605Esser dovea.
 LUCEIO
                          Tu ne hai la fé.
 SCIPIONE
                                                       Tu il core.
 LUCEIO
 Il dover tua la fece.
 SCIPIONE
                                      E tua l’amore.
 SOFONISBA
 (Gare che son mio affanno).
 SCIPIONE
 In sì illustre litigio
 nostro giudice omai sia Sofonisba.
 LUCEIO
1610Ella saria giudice insieme e parte.
 In Trebellio mi acheto.
 SCIPIONE
 Egli è roman. Cardenio eleggo.
 LUCEIO
                                                          Ei meco
 ha la patria comun.
 SCIPIONE
                                      Scelgasi Elvira.
 LUCEIO
 Son pago. (Ancorché ispana,
1615s’ella ha per me fiamma d’affetto in seno,
 a la rival non cederà il suo amore).
 ELVIRA
 (Al grande assalto or t’apparecchia, o core).
 SCIPIONE, LUCEIO
 Bella.
 SCIPIONE
              Da te dipende.
 LUCEIO
                                           A te s’aspetta.
 SCIPIONE
 Di due cori il riposo.
 LUCEIO
1620Il giudicio sovrano.
 SOFONISBA
 (Per Luceio ella avvampa. Io spero invano).
 ELVIRA
 Tra Luceio e Scipion virtù sinora
 contese con virtù, gloria con gloria.
 Pari n’è ’l vanto. Or solo
1625sì eroiche gare amor tra voi decida.
 Egli, che unì con immortal catena
 di Sofonisba e di Luceio i cori,
 ne annodi anche le destre;
 l’Iberia applauda e l’imeneo si onori.
 SOFONISBA
1630Elvira generosa!
 SCIPIONE
                                 Amico, ho vinto.
 LUCEIO
 Vedrò anche il mondo al tuo valor sommesso,
 or che con tanto amor, vinto hai te stesso.
 Eccomi tuo, mio ben.
 SOFONISBA
                                          Ti abbraccio, o sposo.
 SOFONISBA e LUCEIO
 E già trovo in amore.
 SCIPIONE, ELVIRA, CARDENIO
1635Ed io trovo in virtude.
 A CINQUE
                                           Il mio riposo.
 CORO
 
    È sempre in sé beato
 quando è virtù l’amor.
 
    Di sua fortezza armato
 ei troverà il diletto
1640o nel suo stesso affetto
 o nel suo stesso onor.
 
 Fine del dramma