Scipione nelle Spagne, Vienna, van Ghelen, 1722

 SCENA V
 
 SOFONISBA ed ELVIRA
 
 ELVIRA
 Sofonisba, ecco Elvira,
 rival non ti dirò, perché infelice,
 ma rea di tue sciagure. Odiala. È giusto.
 SOFONISBA
 Altro non posso odiar che il mio destino.
1285Donami ch’io t’abbracci
 ed ami in te quel cor ch’ama Luceio.
 ELVIRA
 Chi vide mai più generoso core,
 dove rivalità genera amore?
 SOFONISBA
 
    Se tu odiassi l’idol mio,
1290odio anch’io ti renderei;
 ma se l’ami,
 l’amor tuo non deggio odiar.
 
    Da l’altrui gli affetti miei
 van più giusta conoscendo
1295la ragion che mel fa amar.