Scipione nelle Spagne, Vienna, van Ghelen, 1722

 SCENA XXI
 
 SCIPIONE ed ELVIRA
 
 ELVIRA
 A difesa del misero Luceio
 qui ti parli, o signor...
 SCIPIONE
                                          No principessa,
 non ti è noto Scipion. Vedrà oggi il mondo
 quale egli siasi. Io farò sì che resti
1135del fatale amor mio chiara memoria;
 né mi sarà Luceio
 più rival ne l’affetto e ne la gloria. (Parte)
 ELVIRA
 
    Fremo, pavento, aggiaccio,
 m’occupa orrore e spasimo
1140nel rischio del mio ben.
 
    Anima, core, spiriti,
 se per destino barbaro
 con lui non si può vivere,
 per lui morir convien.
 
 Fine dell’atto secondo
 
 Ballo di diversi lavoratori del giardino.