Scipione nelle Spagne, Vienna, van Ghelen, 1722

 SCENA VIII
 
 LUCEIO
 
 LUCEIO
 Gran virtude ha Scipione,
275gran beltà Sofonisba. E quella e questa
 mia speranza diviene e mio terrore.
 Temo che quella ceda a un sì bel volto.
 Temo che a questa piaccia un sì gran merto.
 Già fra’ miei voti incerto,
280vorrei questo men grande e pur mi giova,
 vorrei quello men vago e pur mi piace.
 Ma che? Dove è virtù, lunge la tema,
 che amor di nobil alma
 forze accresce a virtude e non le scema.
 
285   Ritenga la virtù
 gli affetti in servitù,
 in fede la costanza e son contento.
 
    Sì nobile rival,
 beltà così leal
290di conforto mi sia, non di spavento.