Scipione nelle Spagne, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA IX
 
 1 ELVIRA e 2 CARDENIO
 
 CARDENIO
1380Elvira, ogni consiglio,
 che mi detti il dover, divien mia colpa.
 Luceio il piè mi sciolse;
 e s’or per la sua vita
 si chiedesse volesse la mia,
1385andrei spedito a la mia parca incontro.
 Ma ’l tuo onor mi si chiede, il tuo germano
 che pure è ’l mio. Non ho coraggio e [illeggibile] parmi
 che sia quasi ragion la sconoscenza.
 ELVIRA
 Eh! Cardenio, altri sensi ripiglia Ripiglia altri sensi
1390più conformi al tuo ardir. Viva Luceio
 e al tribuno in poter ritorni Elvira.
 CARDENIO
 Tornar non ti spaventa al giogo indegno?
 ELVIRA
 Sarà libera l’alma anche fra’ ceppi.
 CARDENIO
 Sai qual sia Marzio? Un vincitore amante.
 ELVIRA
1395Sai qual sia Elvira? Un’onestà costante.
 CARDENIO
 Ma come scampo?...
 ELVIRA
                                        A risoluto core
 può la vita mancar, non mai l’onore.