Scipione nelle Spagne, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA XVI
 
 1 SCIPIONE e 2 LUCEIO
 
 SCIPIONE
 Chi più lieto è di me? Fedele amico,
 quanto ti deggio!
 SCIPIONE
 Fedele amico Quanto ti deggio! Ad affrettar men vado
 del felice imeneo
1015le vittime e la pompa.
 LUCEIO
 Va’. (Il cor vien meno).
 SCIPIONE
                                             E tu, mio caro, alora
 ne accrescerai con la tua vista il pregio.
 Parmi sol nel tuo aspetto
 e più certo e più grande il mio diletto.
 
1020   Lieti amori,
 mirti e rose e i verdi allori
 intrecciatemi sul crine.
 
    Le soavi mi speranze
 a goder son già vicine.