Scipione nelle Spagne, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA VII
 
 SOFONISBA
 
 SOFONISBA
 O di amore o di onore
 crudelissime leggi! Aspri doveri!
 Ove mai mi traeste?
 Ne’ funesti sponsali uno perisce,
735l’altro è in periglio. Il mio consenso è un torto
 de la mia fede; e ’l mio rifiuto espone
 la mia fama al rossor ch’ami Scipione.
 Caro Luceio, irresoluta l’alma
 incontra corre, dovunque pieghi, al suo naufragio.
 
740   Così la navicella,
 che perde la sua stella,
 scherzo de’ sordi venti, errando vassi.
 
    Incerta del suo fato,
 lunge dal porto amato,
745forza è che rompa alfin tra scogli e sassi.