Scipione nelle Spagne, Venezia, Marciana, autografo

 SCENA V
 
 2 SOFONISBA, 1 LUCEIO e 3 CARDENIO
 
 CARDENIO
690Bella, a la mia felicità non manca
 che il tuo consenso. Lascia
 che io vegga ne’ tuoi lumi un raggio amico.
 SOFONISBA
 Mirali; e in lor vedrai sol pianto e lutto.
 CARDENIO
 Il tuo estinto Luceio ancor t’ingombra
695l’anima innamorata.
 SOFONISBA
 E l’amerò dopo la tomba ancora.
 CARDENIO
 Ma che risolvi?
 SOFONISBA
                               O dio! Morir.
 CARDENIO
                                                          Cotanto
 a te dispiace...
 SOFONISBA
 Un [illeggibile]
 Deh! Non cercar di più. Lasciami in pace.
 CARDENIO
700Ma E tu, caro Tersandro, a che sì mesto?
 LUCEIO
 Tu sei solo mio duol, tu mia sventura.
 CARDENIO
 Intendo. A te dà pena
 che Sofonisba a me sia cruda e ria.
 Ah! Se brami ch’io sia
705lieto ne l’amor suo, sveglia in quel core
 per me qualche pietà. Fa’ che più lieta
 si appressi ad una face...
 LUCEIO
 Deh! Non cercar di più. Lasciami in pace.
 CARDENIO
 
    Partir e non languir
710non posso, o dol caro amico,
 non posso, o dolce amor.
 
    Pur se mirassi in voi
 pupille più tranquille,
 saria la vostra pace
715conforto al mio dolor.