Scipione nelle Spagne, Barcellona, Figueró, [1710]

 SCENA ULTIMA
 
 SCIPIONE, SOFONISBA, ELVIRA, CARDENIO e li sodetti
 
 SCIPIONE
 Viva ma viva solo
 a la patria ed a voi,
 a voi, sì, per difesa, a lei per gloria.
1725(Ma qui Marzio e Luceio?)
 MARZIO
                                                   Invitto eroe,
 sol la virtù del valoroso ibero
 diede a’ publici applausi anima e spirto.
 Dal suo intrepido core egli sospinto
 schernì i miei voti, palesò sé stesso;
1730sfidò la morte e fe’ arrossir noi tutti.
 Ecco Marzio al tuo piè, quel Marzio audace,
 quel Marzio contumace
 che in luogo di perdon pena ti chiede;
 e pien del suo rimorso
1735sa che ha perduto Elvira, onore e fede.
 SCIPIONE
 Basta a me per vendetta
 il poter vendicarmi.
 Elvira che perdesti è la tua pena;
 ed il rimorso tuo vinto ha ’l mio sdegno.
1740Sorgi; e del mio perdon renditi degno. (Si leva)
 CARDENIO
 Libera sei del tuo servaggio indegno. (Ad Elvira)
 SCIPIONE
 Ma, Luceio, qual posso
 rendere a’ merti tuoi premio bastante?
 Non l’ho che in Sofonisba. Io te la rendo.
 LUCEIO
1745Perdona. Sofonisba è già tua sposa.
 SCIPIONE
 Esser dovea.
 LUCEIO
                          Tu ne hai la fé.
 SCIPIONE
                                                       Tu il core.
 LUCEIO
 Il dover tua la fece.
 SCIPIONE
                                      E tua l’amore.
 SOFONISBA
 (Gare che son mio affanno).
 SCIPIONE
 In sì illustre litigio
1750nostro giudice omai sia Sofonisba.
 LUCEIO
 Ella saria giudice insieme e parte.
 In Trebellio mi accheto.
 SCIPIONE
                                              Egli è romano.
 Cardenio eleggo.
 LUCEIO
                                  Ei meco
 ha comune la patria.
 SCIPIONE
                                        Eleggo Elvira.
 LUCEIO
1755Son pago. (Ancorché ispana,
 s’ella ha per me fiamma d’affetto in seno,
 a la rival non cederà il suo amore).
 ELVIRA
 (Al grande assalto or ti apparecchia, o core).
 SCIPIONE, LUCEIO
 Bella.
 SCIPIONE
              Da te dipende.
 LUCEIO
                                           A te s’aspetta.
 SCIPIONE
1760Di due cori il riposo.
 LUCEIO
 Il giudicio sovrano.
 SOFONISBA
 (Per Luceio ella avvampa. Io spero invano).
 ELVIRA
 Tra Luceio e Scipion virtù sinora
 contese con virtù, gloria con gloria.
1765Pari n’è ’l vanto. Or solo
 sì eroiche gare amor tra voi decida.
 Egli, che unì con immortal catena
 di Sofonisba e di Luceio i cori,
 ne annodi anche le destre.
1770L’Iberia applauda e l’imeneo si onori.
 SOFONISBA
 Elvira generosa.
 SCIPIONE
                                 Amico, ho vinto.
 LUCEIO
 Vedrò anche il mondo al tuo valor sommesso,
 or che con tanto amor, vinto hai te stesso.
 Eccomi tuo, mio ben.
 SOFONISBA
                                          Ti abbraccio, o sposo.
 SOFONISBA e LUCEIO
1775E già trovo in amore.
 SCIPIONE, ELVIRA, CARDENIO
 Ed io trovo in virtude.
 A CINQUE
                                           Il mio riposo.
 CORO
 
    È sempre in sé beato
 quando è virtù l’amor.
 
    Di sua fortezza armato,
1780ei troverà il diletto
 o nel suo stesso affetto
 o nel suo stesso onor.
 
 Fine del drama