Scipione nelle Spagne, Barcellona, Figueró, [1710]

 SCENA X
 
 LUCEIO e li sodetti
 
 LUCEIO
 E mi stima sì vil l’empio tribuno
1525ch’io possa amar la vita
 col prezzo di una colpa? Ah! La mia morte
 da un sospetto sì ingiusto
 nel tuo bel cor mi assolva; e Marzio apprenda
 come il valore ispano
1530l’altrui non men che l’onor suo difenda.
 ELVIRA
 Principe, amica sorte
 i miei voti esaudì. Per l’onor mio
 tu incontrasti perigli,
 anch’io per la tua vita
1535rischi non temo. Andrò con Marzio al campo.
 LUCEIO
 Tu andrai con Marzio?
 ELVIRA
                                            Andrò per torti a l’ira
 che minaccia il tuo capo.
 Tu invan resisti. Ha stabilito Elvira.
 CARDENIO
 (Generosa germana!)
 LUCEIO
1540O dei! Di mie sciagure è questo il sommo,
 che di una morte illustre
 mi s’insidi la gloria. Ah! Principessa...
 ELVIRA
 No, de la tua ragione
 e de la mia sia giudice Scipione.