Scipione nelle Spagne, Barcellona, Figueró, [1710]

 SCENA V
 
 SOFONISBA ed ELVIRA
 
 ELVIRA
 Sofonisba, ecco Elvira,
 rival non ti dirò, perché infelice,
 ma rea di tue sciagure. Odiala. È giusto.
 SOFONISBA
 Altro non posso odiar che il mio destino.
1415Tu lascia ch’io ti abbracci
 ed ami in te quel cor ch’ama Luceio
 e gli rende ragion con adorarlo.
 ELVIRA
 Chi vide mai più generoso core,
 dove rivalità genera amore?
 SOFONISBA
 
1420   Se tu odiassi l’idol mio,
 odio anch’io ti renderei;
 ma se l’ami
 l’amor tuo non deggio odiar.
 
    Da l’altrui gli affetti miei
1425van più giusta conoscendo
 la ragion che mel fa amar.