Lucio Papirio dittatore, Vienna, van Ghelen, 1719
LUCIO PAPIRIO DITTATORE | |
Dramma per musica da rappresentarsi nella cesarea corte per il nome gloriosissimo della sacra, cesarea e cattolica real maestà di Carlo VI, imperadore de’ Romani sempre augusto, per comando della sacra, cesarea e cattolica real maestà di Elisabetta Cristina, imperadrice regnante, l’anno MDCCXIX. | |
La poesia è del signor Apostolo Zeno, poeta ed istorico di sua maestà cesarea e cattolica. La musica è del signor Antonio Caldara, vicemaestro di cappella di sua maestà cesarea e cattolica. | |
Vienna d’Austria, appresso Giovanni van Ghelen, stampatore di corte di sua maestà cesarea e cattolica. | |
ARGOMENTO | |
L’anno di Roma 430, Lucio Papirio Cursore fu creato dittatore nella guerra contra i Sanniti. Egli nominò per suo maestro de’ cavalieri Quinto Fabio Rutiliano, figliuolo di Marco Fabio, già tre volte consolo e una dittatore di Roma. Giunto Papirio ad Imbrinio in faccia al campo nemico, gli fu ordinato dagli aruspici che, prima di venire ad un fatto d’arme, si portasse in Roma a rinnovare gli auspici e a placar gli dii. Tanto egli fece e lasciò la cura dell’esercito a Quinto Fabio, con ordine che non dovesse intanto combattere a verun conto contra i Sanniti. Dalla disubbidienza di Quinto che, presa la congiuntura, attaccò e vinse i nemici, nacque lo sdegno del dittatore, il quale, a gran passi ritornato al campo, lo condannò ad esser battuto con le verghe e poi decapitato con la mannaia dai littori. Quinto si refugiò tra le legioni romane da lui concitate a tumulto e poi di notte sen fuggì in Roma, dove Marco Fabio, suo padre, appellò prima al Senato e dipoi al popolo. Niuna cosa poté mai placare l’animo di Papirio a perdonare al colpevole, se non le preghiere che gliene fecero i tribuni della plebe in nome del popolo romano. Queste ed altre circostanze del fatto veggonsi nell’VIII libro della prima Deca di Tito Livio, da cui pur si raccoglie che a Lucio Cominio, uno de’ capitani della cavalleria romana, sortì di sbaragliare e porre in rotta i Sanniti col levare a’ cavalli i morsi e le briglie e spingerli a tutto corso contro di loro. Per maggior viluppo del dramma si è data per moglie a Quinto Fabio Papiria, figliuola del dittatore; e di più vi si sono inseriti gli amori del suddetto Cominio e di Publio Servilio, tribuno della plebe, con Rutilia sorella di Quinto Fabio. Per serbare inoltre l’unità del luogo e del tempo si è fatto accostare a Roma Quinto Fabio con parte dell’esercito dopo la vittoria ottenuta. | |
ATTORI | |
LUCIO PAPIRIO dittatore | |
MARCO FABIO uomo consolare | |
QUINTO FABIO maestro de’ cavalieri, figliuolo di Marco Fabio e marito di Papiria | |
PAPIRIA figliuola di Lucio Papirio | |
RUTILIA sorella di Quinto Fabio, amante di Cominio | |
COMINIO tribuno militare, amante di Rutilia | |
SERVILIO tribuno della plebe, amante di Rutilia | |
COMPARSE | |
Paggi con Papiria, paggi con Rutilia, di littori con Lucio Papirio, di soldati con Quinto Fabio, di schiavi sanniti con Quinto Fabio, di magistrati e altre persone del popolo con Servilio. | |
MUTAZIONI | |
Campidoglio col tempio di Giove nella facciata; campagna di Roma, bagnata dal Tevere, con la veduta della città in lontano. | |
Galleria che guida a’ vari appartamenti; padiglione; Campo Marzio. | |
Foro romano coi rostri; stanze; atrio da cui si ascende alla Curia romana, con logge all’intorno. | |
Il tutto rara invenzione del signor Giuseppe Galli Bibiena, secondo ingegnere teatrale di sua maestà cesarea e cattolica. | |
BALLI | |
Nel primo atto: ballo di schiavi sanniti. | |
Nel secondo atto: ballo di giovani nobili romani in esercicio militare. | |
Nel terzo atto: ballo di popolari romani. | |
Il primo e ’l secondo ballo furono vagamente concertati dal signor Pietro Simone Levassori de la Motta, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica. Il terzo ballo fu altresì vagamente concertato dal signor Alessandro Philebois, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica, con le arie per li detti balli del signor Nicola Matteis, direttore della musica instrumentale di sua maestà cesarea e cattolica. | |