indi agli altri io le imporrò.
la spene del piacer. (Preceduta dal suono di pastorali strumenti e da lunga schiera di pastori e di ninfe, che tutti portano in mano rami di allori intrecciati di rose, con ghirlande di fiori in capo, a foggia di pastorale trionfo, vedesi scender dal monte Semiramide, accompagnata da Aliso e da Simmandio)
sia la fede almen per me.
ma il destin mi tolse a te.
manca tosto ogni altro amor.
e fa invito al passagger.
e sol speme all’uom restò.
fugge e star con lui non può.
snodi e spieghi al suo partir,
Sprezzai trono e amor di re,
sinché il cor non vidi in te
ma detesto ed ho in orror
quel troppo indegno amor.
e passi in crudeltà. (Entra con Arbace nel tempio)
che m’era intorno al cor.
Tutto rovina ed io m’assido qui. (Si siede in terra)
io vi andrò del mio furor.
Già ho tre furie, un re rival
Dice il volgo e non lo sa.
che sovrasti al suo destin,
grande, invitto e qual l’hai tu.
Dice il volgo e non lo sa.
che sovrasti al suo destin,
grande, invitto e qual l’hai tu.