Nel tuo sen, crudel, vorrei
Nel furor de’ suoi deliri
Stelle, voi che de’ regnanti
Or prepara amor due dardi
La speme del nocchiero è in una stella;
Quando io torni, voi vedrete
Meglio intendi un dolce affetto
Prestar fede a chi non l’ha,
Su la fronte già cingo gli allori
Hai bel vezzo, hai bel sembiante;
Della vendetta il fulmine
Allo scettro, al regno, al soglio
Non dirò che ancora io v’ami
Quel cor, che traditor fu al suo regnante,
È troppo amabile quel bel sembiante
Va’, se puoi, tradisci un figlio,
Sul mio crine amore e sdegno
Stelle, dei, vassalli, amici,