Se ancor non m’arde in seno
chi vuol con forza o inganno
basta, in gittarlo al suolo,
Con quel sommesso «o dio»
Non lo credea. Tu, bella,
temeano e questo e quella;
ma in lor viltade han presa
Se il temi, ingiusta sei,
se il fingi, empia e crudel.
ch’ella fu il primo amore
Dille che, se il gran bene
La tua virtù mi dice (Ad Ormonte)
Tu, che l’occulta intendi (A Clearco)
allora... Ah, dirti ancora
non posso: «Io ti amerò».
Il ciel con fausti auspici