si perde ancor fra l’ombre e il sol non vede.
intende la sua sorte e non la crede.
Sull’ali della speme e del desio
spiegava l’amor mio felice il volo;
ma il volo gli troncò nembo funesto.
sui vanni della gloria e del valore
l’oppresso amore a sollevar m’appresto.
Se mai fiero leon vede assalita
da alpestre cacciator la sua compagna,
il bosco e la campagna empie fremendo,
in suon muggendo di pietà e di rabbia.
Sormonta ogni riparo, infrange ogni asta;
né sa ritrar dalla feroce pugna
che non la miri insanguinar la sabbia.
ti credo, o lusinghiera mia speranza.
sarà conforto almeno alla costanza.
Preparati a svenar e figlia e madre,