Mio tesoro, mia bella, mia vaga,
per te amore mi fece la piaga.
Mia speranza, mio bene gradito,
possessore di questa beltà.
Deh, mi lascia, tormento penoso
vai togliendo da questo mio sen.
Ombre squallide, furie d’amor,
Oh che gusto, che gioia e contento
ti ringrazio, Cupido mio caro.
Or che in sposo il mio Gildo averò.
Or che in sposa Gerilda averò.