Metrica: interrogazione
74 sineresi in L'Atenaide Venezia, Pasquali, 1744  (recitativo) 
Beltà e virtude in te crescean con gl’anni,
che potea farti illustre; e già mirarti
a me parea sul perso trono assisa.
sposa a Teodosio e imperatrice or sei.
A Teodosio piacer fia di quest’alma
                               Né sien tua cura i gravi
sia di Teodosio il vero bene. A lui
questo sia il primo frutto, amar Teodosio,
di Teodosio all’amor, d’Eudossa al merto.
                                      Il tuo imeneo richiede.
caler ti dee d’un misero vassallo,
a Teodosio dirò, dirò all’impero,
che sia reo il mio silenzio,
cieca resista. Ad imeneo più illustre
                            Ed ottener può tutto.
Regna Varane ov’è Teodosio. Probo
                                              Parli, o Teodosio,
che in Atene io vivea, non era Eudossa;
ad un amor che ti facea regina?
quando invidia dovea, svegli pietade.
S’Eudossa è rea, dov’è innocenza in terra?
Ah Teodosio! Ah fratel, per cieco affetto
D’ogni idea si fa un rischio,
stringer volea. Qui viene il duce. Affetti,
Reo lo vuol tua beltà, reo la sua stella.
né la colpa né il reo. Fin che mel taci,
                            Teco n’è rea la figlia.
io riponea tutto il mio ben; ma poco
mi ti togliea per sempre. A tempo ancora
volea farti il mio cor. Forse non senza
Ei così dee soffrir. Probo, tu intanto
Ma Teodosio è il mio re... Che fo?... Che dico?
Signor, che dir poss’io? Quell’aurea gemma
Ma Teodosio non son, non sono augusto,
scelsi qual più dovea. Mai sì tranquilla
Quella, che già mi amò sposa a Teodosio,
e l’amor di Teodosio e il mio dovere.
                                    T’accieca un troppo,
ne avrà Teodosio? Io qual vergogna ed onta?
più di quel ch’io volea, forse ti disse.
                                                 Perfido, audace.
Egli ne avea l’amor, ne avea la fede;
chiudea non casta fiamma? E che, ripiena
Ma l’aurea gemma è di Varane. A lui
Son reo, son empio, traditor, iniquo,
Oprai ciò che dovea. Fuor di Bisanzio
Parla così l’eroe ma non l’amante.
tutto tentar potea, fuor che rapirla,
Tutto si obblii. Vuoi l’amistà d’augusto?

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